giovedì 25 novembre 2010

Testo 2

Difendere l’identità nazionale, la lingua, il dialetto, le tradizioni.
Cosa vogliono questi immigrati con i loro kebab, tanto in auge nelle nostre strade?
Noi difendiamo i nostri buoni prodotti italiani, arance e limoni, albicocche e carciofi nati sotto il nostro bel cielo azzurro: vogliamo rinunciare forse al nostro milanesissimo risotto allozafferano?
Non siamo razzisti: e se gli immigrati vengono qui solo per lavorare, per fare i facchini in unmagazzino per esempio… niente in contrario. Possono anche vestirsi a modo loro, con le loro giubbe

ricamate e colorate, rosso scarlatto o cremisi, chi dice niente? Non siamo mica aguzzini.
Ma loro si trasformano subito in assassini della nostra lingua e della nostra cultura! Per questo dobbiamo bloccarli alla dogana!
Noi non vogliamo rinunciare alle nostre tradizioni, a una buonatazza di caffè, bevuta possibilmente stando sdraiati su un comodomaterasso (e magari in un letto col baldacchino). Questi qua non bevono nemmeno alcol! Dobbiamo forse rinunciare a una bellacaraffa di vino, che per noi è un elisir di lunga vita?
Ah che tempi meschini! Non siamo lo zerbino di questa gente che vuole tenerci in scacco!
Scusate l’azzardo: ma ormai qui ci sono immigrati a bizzeffe, cifrecon molti zeri! Se continua così fra poco parleremo tutti arabo!

(le parole in neretto sono naturalmente parole arabe, entrate in italiano per colpa degli immigrati di qualche secolo fa)

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